mercoledì 27 agosto 2008

Pionta Guinness, le do thoil!

Ferie terminate. Sono molto triste, ho lasciato la mia allegria a Dublino e il mio cuore a Tara. Herrkomm minaccia di chiamare gli Alcolisti Anonimi perchè, dice lui, durante la notte, nel sonno, spesso chiedo una birra in gaelico stretto. Meglio interpellare un esorcista, dico io. O, meglio ancora, il mastro spillatore dell'O'Neill...

(Foto bpO.blogger.com)

martedì 5 agosto 2008

Quando la realtà supera la fantasia...

La Verità del Tiepolo in Palazzo Chigi è stata velata per questioni di pubblica decenza.

...e allora
perchè Bondi
gira ancora
a volto scoperto?

sabato 2 agosto 2008

Slán agat!

Mentre Herrkomm sclera per la preparazione delle valigie, e la cosa non mi tange più di tanto perchè la sua sclerosi al riguardo dura da almeno tre settimane e ancora durerà fino alla partenza (Sancta Patientia, ora pro nobis...) per cui è inutile farsi il sangue cattivo, io mi pongo alla scelta dei libri che accompagneranno il mio viaggio. Libri comodi da riporre nello zaino, utili per ingannare l'attesa negli aeroporti e per mascherare la sottile vena di ansia grazie alla quale sono convinta di sostenere il volo dell'aereo che mi trasporta, per accompagnare la mente alla discesa nel limbo di Morfeo, per sopportare l'attesa nelle file di entrata ai musei. Et volià, ecco la lista.

Per rendere dolce il distacco da casa. Già da qualche mattina, il Gatto Culone esce da casa sua e si piazza davanti al mio cancello attendendo che io mi estrofletta a missile da casa per andare a lavorare. Deve aver capito che tra un po' andrò in ferie, e mi aspetta per farsi dare la sua dose di grattini con gli interessi, perchè in genere, deciso che ne ha avuti abbastanza, interrompe la pratica con un tentativo di morso e in questi ultimi giorni non l'ha mai fatto. Se potessi, lo metterei in valigia, quel gattaccio snob e infingardo: non potendo, un libro su un gatto altrettanto snob e infingardo me lo ricorderà....

Tra me ed Herrkomm vige ormai da molti anni la simpatica abitudine di regalarci dei libri. Nel corso del tempo, abbiamo dato vita a una specie di rito secondo il quale io regalo a lui ogni nuova uscita di Camilleri, e lui regala a me qualsiasi Baricco esca in libreria. Con la differenza che io Camilleri lo leggo sempre volentieri, lui Baricco non lo vuol vedere neanche in figurina. Peggio per lui, mi dico. Anche se a volte sono tentata di dargli ragione.....



Come sopra. Camilleri si legge sempre volentieri, si diceva, ed Herrkomm, una volta divoratolo, mi passa il volume. Anche questa volta succede così. Questo mi sa che sarà un ottimo livre de chevet...



Ecco qui l'ennesimo libro di Tiziano Terzani. Ho iniziato a leggere i suoi scritti, come tanti, dopo la sua morte, e in questi anni ho sperato che un giorno mi sarei svegliata e avrei posseduto il suo rigore intellettuale, magari il suo coraggio e la sua capacità di vedere le cose e riuscirle a interpretare. Non ci sono ancora riuscita, ma non ho ancora perso la speranza....



Come sarà leggere un libro così tra i pascoli e i dun della verde Irlanda? E che ci azzeccano Lawrence d'Arabia, C.S. Lewis e il Medio Oriente del post Grande Guerra con le brume che sto per fendere? Dopo "Q", un libro che accende la mia curiosità....



Ecchediamine, si parte per l'Irlanda, o no? Allora si lascia a casa la maglia della Nazionale di rugby scozzese comprata l'anno scorso a Inverness e si prende su questo librino, così forse per la sottoscritta il gioco smetterà di avere solo una valenza estetica e riuscirò a dargli un senso. E anche, porterò con me il ricordo degli amici (e non son pochi) che per il Sei Nazioni si ritrovano insieme a tifare per la Nazionale italiana, qualunque batosta essa possa prendere.
Ho però il sospetto che sia un'occasione in più per bere birra in compagnia....



Mi piace Baricco, dicevo. Però.... Questo è un libro che mi han regalato da un po' e che ho iniziato a leggere alcune volte, non riuscendo mai ad andare avanti, nonostante che la prosa baricchiana abbia una non comune capacità di attrarre la mia attenzione e di imprigionarla nelle sue spire. Visto che mi sento in colpa per non essere ancora riuscita a raggiungere la fine di questo scritto, me lo porto dietro, quando non avrò più nulla da leggere, sarò pur costretta ad andare avanti con questo...

Ho finalmente terminato la mia lista. E' giunto quindi il momento di iniziare a pensare alla mia valigia, sento già i richiami delle brughiere e pregusto l'umido friccicore della birra scura. Slán agat, arrivederci a tutti, se non mi perdo nella nebbia ci vediamo a settembre, o giù di lì....

Ho un solo dubbio: quante paia di mutande mi porto dietro???