domenica 20 maggio 2012

Lo sciacallo è il peggiore amico dell'uomo

Non ho voglia di ridere, quest'oggi. Non ho voglia di svagarmi. Penso che in una qualche parte dell'Universo si nascondono degli sciacalli che per un'oscura "ragione" hanno pensato che piazzare un bell'ordigno davanti a una scuola e aspettare nell'ombra che qualche ragazzino passasse dall'adolescenza al riposo eterno fosse un'azione importante da farsi, un atto per cui perdere tempo in progetti, prove, realizzazione. Qualcosa che avrebbe portato a un risultato auspicabile, che per qualcuno avrebbe avuto un significato e per il quale valeva spendere una vita o anche più, se ci si fosse riusciti, uno studente, uno qualsiasi, un ragazzino tra i tanti che salgono le scale per entrare a scuola coi suoi libri nella borsa discutendo di calcio con l'amico del cuore, o magari una di quelle ragazzine che entrano a braccetto con l'amica dissimulando quella piccola angoscia per l'interrogazione o il compito in classe. Quel ragazzino che avrebbe potuto essere nostro figlio, nostro nipote, il figlio di quella simpatica coppia che era in vacanza con noi la scorsa estate. Quel ragazzino, quella ragazzina che per noi erano giovani esseri umani prima ancora che volti o ricordi, e che per "loro", gli sciacalli, sono solo i numeri di una contabilità che prevede solo la voce "avere". Sanno curare i loro interessi, gli sciacalli. A qualunque costo. Tanto lo pagano gli altri. 

Vorrei chiedere al simpatico vecchietto col triangolo in testa che ci ha creati e l'occhio del quale tutto vede e tutti giudica se intende, una volta tanto, scendere dal suo perfettissimo empireo per intervenire nelle umane cose. Se possibile, quanto prima. Perchè la giustizia degli umani, imperfetta quanto e più di loro, a volte (e questa sarà una di "quelle" volte) trova sia meglio fermarsi a fare le sabbiature piuttosto che arrivare nell'aula di un tribunale e trionfare......