domenica 17 ottobre 2010

Timori

Canticchiavo in cucina questa sera, dallo schermo si esibiva un sornione Phil Collins in versione soul, poi dopo un attimo compare la sorella di Stefano Cucchi. La storia di Stefano e della sua famiglia, così come quelle di Aldrovandi, Bianzino, Lapenna e dei tanti che li hanno preceduti, è tristemente nota a tutti. Mentre ella procedeva nel racconto dell'esperienza che le era toccato di vivere, avrei voluto abbracciare quella donna, nell'urgenza di esprimere a lei e alla sua famiglia la mia solidarietà e partecipazione; poi mi son resa conto che, più che compassione, provo invece paura, una paura folle. Ho paura che "giustizia", "diritto", "ragione" siano in procinto di diventare stringhe di lettere prive di significato, se è vero che chi ha il compito di regolare secondo la legge le situazioni dell'umana convivenza cerca di "correggerti" a suon di mazzate e chi deve assicurarti cure e salute si rifiuta persino di scostare il lenzuolo che ti copre, ancor vivo, per effettuare una diagnosi delle tue condizioni. Anche se i "però lui" e i "sì, ma loro" non possono trovare alcuna giustificazione, queste storie di ordinaria ingiustizia accadono continuamente. Siamo ancora esseri umani, o già ora siamo solo "figurine" che alcuni tirano a muro, a dimostrazione di quanto poco valiamo nel momento in cui non siamo di alcuna utilità? Il Nulla si avvicina all'orizzonte.....

martedì 12 ottobre 2010

Mi son dimenticata di dirvi.....

...che il 26 settembre scorso all'Arena di Verona si è tenuto l'unico concerto italiano del New Blood Tour di Peter Gabriel. I coniugi Herrkomm se ne stavano beibelli in platea a godersi lo spettacolo, poi PG ha attaccato Wallflower, a tradimento... così io ho pianto come un'oca... God, I had lots of fun!


Si veda qui.... e qui.... e qui.... e ancora qui!

domenica 10 ottobre 2010

Yes, I know my chickens, but......


Ogni anno, (sempre lo stesso giorno, puntuale come un treno svizzero, mai che si prenda un bel sei mesi di vacanza....), arriva il mio compleanno. Tutti questi sassolini che chiamiamo anni si stanno ammonticchiando inesorabilmente e neanche tanto lentamente, visto che i minuti han perso il loro “potere di conteggio” e, tra inflazione dello yen e instabilità del prezzo del greggio, si sono deprezzati dai tradizionali sessanta secondi ai quarantacinque circa. Il mio compleanno, si diceva. Il mio compleanno dà l'occasione a Herrkomm e a tutta una serie di soggetti vagamente equivoci, leggi Ameliabefana, Darth Vader, la Bella Belinda, il Candido Pietro e altri, di consorziarsi al fine di mettere a dura prova le mie vetuste coronarie: insomma, tutti gli anni mi preparano una festa a trad a sorpresa. Non difettano di immaginazione, anzi temo che con grande slancio colgano l'occasione per dedicarsi allo sviluppo di quelle macchinazioni che nascondono nei più reconditi recessi dell'animo e che per tutto il resto dell'anno non hanno il coraggio di confessare a loro stessi.

Iniziano le mie amichette del cuore a perculeggiarmi il venerdì: aperitivo, regalino depistante, io domani non ci sono, io neanche, io lavoro, io ho un'unghia incarnita e via discorrendo, tentano di convincermi che la sera successiva saranno tutte, ma proprio tutte, impegnate in faccende personalissime e improcrastinabili. Io becco. De Beccaccinis, si diceva lo scorso anno, l'età e l'esperienza maturata nei trecento e passa giorni trascorsi dal precedente compleanno non mi hanno portato consiglio (o forse comincio a essere sorda e non le ho sentite....). E' che sono portata a fidarmi delle persone che percorrono con me il sentiero dell'esistenza da svariati lustri, incautamente, lo ammetto, ma tant'è....

Il sabato mattina scorre via liscio, le solite commissioni, la spesa, la lavatrice eccetera. SMS e telefonate di auguri, ma dove andate a festeggiare stasera, oh ma che bello che Herrkomm ha scovato un posticino sperduto nella campagna, dev'essere molto romantico, poi ci racconterai, tanti auguri, tanti auguri carissimi e divertitevi.

SERPI!

Mi rilasso, quest'anno niente pirotecnie ed effetti speciali, ce ne stiamo tranquilli tranquilli a tubare come due piccioncini davanti a un piatto di pappardelle col ragù di coniglio, mentre un Sangiovese odoroso rosseggerà nel bicchiere del vino. Tutto bene fino alle sette di sera. Doccia, phon, restauro, normale amministrazione. Poi, tutt'a un tratto, Herrkomm vien preso dalla furia di uscire, dai andiamo, dai su non perdere tempo, è ora di andare, via via via.... Mi viene spiegato che il posticino di cui sopra, alla fin fine una normale pizzeria, si trova nell'agro che costeggia il fiume Pecorone, là ove autoproducesi nebbia durante tutto l'arco dell'anno. La cosa in sè mi perplime.... che ci fa una pizzeria dispersa nel contado.... Anche il navigatore ci mette del suo, impieghiamo un'infinità di tempo a raggiungere un posto che tra l'altro dista non più di duecento metri da casa di mio fratello e che si sarebbe potuto raggiungere con strada più diretta e veloce... Scendiamo dall'auto in un parcheggio solitario, c'è una struttura illuminata che mi sembra un circolo, di quelli che in campagna da noi ancora esistono come “casa del popolo” o “circolo dell'edera”. Tradizioni che van per scomparendo: tre o quattro vecchietti con cappello seduti a un tavolino, luci al neon, marafone, Resto del Ciappino aperto sulla pagina locale... son sempre più perplessa. Ci addentriamo nei meandri della struttura, e non sento rumore di piatti e posate e bicchieri. A dir la verità, nel silenzio -un po' irreale per una pizzeria- mi sembra di udire il caratteristico rumore prodotto da un Molten regolamentare su superficie lignea lucidata, altrimenti detta parquet. Naaaa, ho visto troppa pallacanestro ultimamente.... eppure, mi sembra di sentire il Tunc del Molten di cui sopra che si stampa su una struttura metallica che potremmo anche definire “ferro del canestro”. Naaaa, che ci fa una pizzeria in un campo da basket che dirvi non so..... poi vedo venirmi incontro sei soggetti in braghette e maglietta... maglietta strana, però..... oh cielo! ma tutte hanno una mia immagine stampata sopra... e i sei soggettini io li conosco bene...., sono vetusti quanto e più di me e si palleggiano il Molten in attesa di iniziare l'agone cestistico.... e sulle tribune, le Serpi che saltellano. Mi vien da rispondere “chi non salta bolognese è!” e la serata ha inizio. Herrkomm me l'ha fatta anche quest'anno: ha organizzato una partita di basket in mio onore con anche amici che non vedevo da tempo, e tra l'altro ricevo anche la telefonata di auguri dal mio coach preferito e la dedica del mitico Frasso..... però, peccato compiere gli anni una sola volta l'anno....... Cheeese a tutti, vado a spegnere le candeline... spero che qualcuno mi abbia preparato un idrante perchè non so se ce la farò col solo intervento dei miei polmoni...