mercoledì 18 giugno 2008
Estiquaatsi...
martedì 17 giugno 2008
Cinque canzoni per meeee posson bastareeee
Ora, io dovrei indicare le cinque canzoni che ritengo essere le più belle di tutti i tempi (tralasciando magari il periodo tra Palestrina e il Trio Lescano) e poi dovrei passare la scelta a cinque altre persone, fornendo loro il link di chi mi ci ha tirato dentro (vedi sopra). Prendetevela con lei, please...
Ho vissuto tutta la mia vita con l'orecchio attaccato a un riproduttore sonoro, di brani strepitosi ne conosco a carrettate e mi è assai difficile dover operare una scelta. Quindi, vorrei indicare quelle canzoni che in un qualche modo sono collegate ad alcune tappe fondamentali della mia esistenza.
1) Rocky Roberts - Stasera mi butto. Chi di voi nel giugno 19XX era al bagno Arlecchino a Zisnàtic? Forse vi ricorderete allora di una ciuffolina di un anno e mezzo che scuoteva il sederotto cantando questa canzone a squarciagola. Vi è andata bene, non ho trovato il video di Gianni Morandi che cantava "Bella Belinda innamorata piange a dirotto sull'insalata". Una hit indimenticabile, sappiate che ne esiste ancora una cover performata dalla sottoscritta e incisa su un nastro con il quale la mia carissima zia Cicci mi ricatta tutt'ora... Ho vissuto i miei primi anni nell'attesa della messa in onda di "Bandiera gialla", potrei elencare tutte le canzoni trasmesse fino all'inizio degli anni '70, epoca in cui scoprii i Nomadi. Augusto Daolio per me era una sorta di fratellone maggiore...
4) Scissor Sisters - I don't feel like dancin'. Arriviamo quasi ai giorni nostri, mi fermo solo un attimo al mio annus horribilis. Questa canzone mi ha dato tanta allegria in un momento in cui ne avevo bisogno. Che Dio benedica 'sti pazzi scatenati!
5) Ligabue - Certe notti. Ricordando i tempi dell'Università, la sera si partiva da Matusèl per fare il giro delle Osterie di Bologna, cantavamo questa canzone sotto i portici la notte, raccogliendo tanti epiteti e sberleffi ma nessun pitale volante. Bei tempi.... Allegasi cover interessante e molto attuale.
venerdì 6 giugno 2008
martedì 3 giugno 2008
I love this game!
lunedì 26 maggio 2008
Minstrel Boy
venerdì 23 maggio 2008
Do you remember...

martedì 13 maggio 2008
Avviso ai naviganti

lunedì 5 maggio 2008
Non c'è trippa per gatti....

E allora, siòrri e siòrre, torniamo con la mente a quando al posto di Frassineti avevamo un Bonamico o anche "solo" un Sonaglia e il nostro pallone lo portavano Lardo, Lamperti o Mentasti e non Michelon, e i nostri centri si chiamavano non "Giandone" Brigo ma "Superstar" Griffin o "Toro" Landsberger o John Fox, e "Doo Doo" McAdoo ce lo vedevamo girare per la piazza del Zitadon in cerca di un posto ove accompagnare un fumante piatto di lasagna doppio ragù con dell'ottimo cappuccino extra sized e poi, due ore dopo, indossate le Nike numero 54 era già sul parquet a sgomitare come un fabbro ferraio perché non prendere quel rimbalzo o subire una stoppata potevano essere un disonore tale da compromettere la digestione. E i nostri avversari, uditeudite, mica erano i Gamba e gli Aimaretti, nonnò, si chiamavano Meneghin e Joe Bryant, quando non JB Carroll o Bob Morse, e i passaggi li facevano girare Caglieris, Brunamonti (...) o D'Antoni. Già. All things must pass. E allora, per quanto ci diciamo "l'anno prossimo niente abbonamento" - "Basta, emigro a Imola" e altre facezie del genere, sono sicura che tra il ferro da stiro e l'ulcera da pessimo basket casalingo sceglieremo ancora quest'ultimo, con la fondata impressione di andare a fare della beneficenza ma tant'è, non vorrai mica andare a vedere il volley, che sarà anche in serie A ma è uno sport da checche saltellanti e mica da atleti veri e finiti! Sarà un altro anno purgatoriale da Fulgor, chè il Paradiso della Libertas mi sa che è perduto per sempre....
mercoledì 30 aprile 2008
Si fa il ponte!
lunedì 28 aprile 2008
Ci vuole un fisico bestiale...

lunedì 21 aprile 2008
Go, Marghe, go....
"Okay, Marghe, adesso devi entrare in campo come Bobby Jones".
Il canestro è davanti a te ...
lunedì 14 aprile 2008
E adesso aspetterò domani per avere nostalgia...

sabato 5 aprile 2008
Happy blogcreation day
mercoledì 2 aprile 2008
Urca....
venerdì 28 marzo 2008
Tornati alla base

venerdì 21 marzo 2008
martedì 11 marzo 2008
Un giochino del PIF....

1) le prime 3 persone che lasceranno un commento su questo post riceveranno un regalino fatto a mano da me entro i prossimi 1500 giorni (adoro le scadenze " MOLTO comode");
2) in cambio, dovranno a loro volta assumersi lo stesso impegno sul proprio blog;
3) io spediro’ il regalo solo a coloro che avranno pubblicato un analogo messaggio....
LE ISCRIZIONI SONO APERTE... MA CERCATE DI NON RISPONDERE!
venerdì 7 marzo 2008
Colpo basso
Ame', prima di beccarti 'sto colpo di bombarda, ti faccio un indovinello: non puoi non rispondere...
Era il 5 luglio del 1983. E quando dico 1983, intendo anche dire che eravamo pulzelle giovani e ingenue, si fa per dire. Io portavo a settembre latino e matematica, tanto per cambiare; sarei dovuta stare a casa a studiare, quel giorno. E faceva anche un caldo bestia, ma non credo che ci facessimo poi caso più di tanto. Era la prima volta che si andava a un concerto fuori dall'ambito della provincia, tra l'altro con giovini un po' più grandi di noi (cosa della quale dubito tu abbia messo al corrente tua madre...). Eravamo io, te, Candide, l'Avvelenabile, FuriacavalladiWest, il Lumacone, il Griglia e il Giuggiola, unico motivo per il quale l'Avvelenabile era presente. Era un martedì. Avventura per raggiungere il luogo, corsa a perdifiato per accaparrarci dei posti buoni, a sedere sull'erba, vicino alle transenne del corridoio centrale, metti mai che l'artistone volesse lanciarsi su di noi nell'acme dell'estasi musicale. Candide fu fermata dalla Security perchè pensavano che il suo biglietto fosse stato falsificato. Panini a gogo. Abbiamo fatto amicizia con un gruppetto di trevigiani che fumavano cannoni rollati nella carta della Gazzetta dello Sport. Mai più visti di quelle dimensioni... E lì, in quella serata afosa, sull'erba (quella vera...) che aveva vissuto le glorie e le disgrazie della Spal, ho giurato eterno amore all' uomo che scuoteva la scimmia.
A questo punto, di chi sto parlando?
PS: Conservo ancora il biglietto di quel concerto, era lo 007006 ... E sì, eravamo a Ferrara....
What a moment is this, oh, for a moment of forgetting, a moment of bliss....
PS2: Non ti aspettare che, visto che hai messo un video irriguardoso nei confronti del suddetto soggetto, io ti risponda con un video di Renato Zero.... potrebbe suicidarsi l'hard disk del mio computer....
giovedì 6 marzo 2008
martedì 4 marzo 2008
venerdì 29 febbraio 2008
lunedì 25 febbraio 2008
Yawn!

Oggi è la giornata della lentezza. Bisognerebbe che fosse festa nazionale, altro che storie. Tutti a fare una sola cosa per volta, dedicandole tanto tempo ed attenzione. Un bel tempo lento per pensare, per dialogare e per imparare. Forse ci voleva un bell'aperitivo con le amiche, ma sono stata troppo lenta nell'organizzarlo. Vorrà dire che il nocino me lo berrò da me. Lentamente. Yawn....
martedì 19 febbraio 2008
Cuba (no) libre

Annunciazione, annunciazio'. Il Lìder Màximo si autocongeda. Eccone un altro che ci riesce, ad andare in pensione....
domenica 17 febbraio 2008
Maoooo!

mercoledì 13 febbraio 2008
martedì 5 febbraio 2008
Humpty Dumpty in Wonderland
lunedì 4 febbraio 2008
Ora pro nobis
Nel Zitadòn oggi è festa. Ho acceso un bel cero alla Madonna e sottoscritto laicamente l'appello di MenteCritica. Come dire: un colpo al cerchio e uno alla botte. Di questi tempi, non si sa mai, meglio non farsi mancare niente....
mercoledì 30 gennaio 2008
Appunti
Cara Candide, ho cercato a lungo nella mia biblioteca piccina picciò un testo che rispondesse ai requisiti da te espostimi sul finire della scorsa settimana. Sugli scaffali, ad usum acarorum ci sono i soliti Diario di Anna Frank, Se questo è un uomo, La tregua, persino la Variante di Luneburg. Altro non c'è. Allora mi sono posta a cercare di ricordare se in altri testi ci fossero racconti o collegamenti alla Grande Carneficina. Ne ho trovati un paio.Il primo collegamento, e l'omaggio lo faccio a te, l'ho trovato nel Traitè sur la tolérance di Voltaire. Nei capitoli nei quali svolge la ricerca delle origini e delle eventuali giustificazioni giuridico-religiose dell'intolleranza, Voltaire esamina il comportamento degli ebrei, e, dopo aver mostrato, tra le altre cose, come ebrei e sadducei avessero potuto convivere pacificamente nonostante la differenze in fatto di culto, alla fine del capitolo, ci dice
In una parola, se si vuole esaminare da vicino il giudaismo, si sarà meravigliati di trovare la più grande tolleranza in mezzo agli orrori più barbari. E' una contraddizione, è vero; ma quasi tutti i popoli si sono governati con delle contraddizioni. Felice quella contraddizione che introduce, tra le leggi di sangue, costumi miti.Mi chiedo, adesso come al tempo in cui lessi questo libro: se già alla metà del Settecento si era giunti -faticosamente- a concepire che (uno) la tolleranza tra popoli dalle culture e credenze diverse è possibile, (due) che "l'intolleranza non produce che ipocriti o ribelli", (tre) che non si possono odiare gli ebrei come non si devono odiare i professanti altri credo religiosi, visto che il fanatismo è, a ben vedere, "l'effetto di questa cupa superstizione che porta le anime deboli a imputare di delitti chiunque non la pensa come loro", perchè non sono bastati i duecento anni successivi a scongiurare che trionfasse l'idea terribile della selezione razziale metafisicamente necessaria prodotta dalle malate sinapsi di tal Heidegger, oggetto di "venerazione" ancor oggi e base di molte delle attuali teorie pseudoscientifiche che avallano la supremazia di un ceppo razziale su tutti gli altri?
Il secondo rimando letterario lo trovo invece sul testo di uno degli scrittori a me più cari, Luis Sepùlveda. Apro "Le rose di Atacama", pag. 39, il racconto si intitola Shalom, poeta. All'inizio, vi si narra con secca sintesi l'umana vicenda del poeta Avrom Sutzkever, nato in Lituania e lì tornato dopo una breve permanenza in Siberia. Sutzkever conosce la ferocia nazista ("...nel ghetto di Vilnius, i nazisti dissero alle persone, ai membri della grande famiglia umana, che quel giorno dovevano morire"), ma sopravvive.Cadde nella fossa e fu coperto di terra, ma resistette. Resistette la sua ragione e fu più forte della paura e del dolore. Resistette la sua intelligenza e fu più forte dell'ira. Resistette il suo amore per la vita e in quello trovò le energie necessarie per uscire dalla morte.
Diventerà un punto di riferimento della resistenza antinazista, fonte di speranza per i deportati nell'orrore dei campi di sterminio. Finita la guerra e dopo il processo di Norimberga, Sutzkever si reca in Palestina, "dove ogni pietra è mio nonno", scrive. La parte più importante e appassionatamente coinvolgente del racconto, è, secondo me, la frase con cui Sepùlveda chiude la sua narrazione: "Non l'ho mai conosciuto, ma i suoi versi e il suo esempio mi accompagnano come il pane e il vino". Ecco l'importanza della testimonianza, quindi, che non solo trasmette il ricordo di fatti accaduti, ma anche reca con sè il germe di comportamenti futuri utili e profittevoli a tutta la gens umana. Chissà se, grazie a un vortice di atti virtuosi, un giorno smetteranno di esistere gli stupidi folli che pongono nella prevaricazione sugli altri l'essenza stessa del proprio esistere. A vedere le cronache odierne, in questo nostro periodo storico non è proprio possibile. Ancora tuona il cannone, ancora non è contenta di sangue la bestia umana. Mille guerre ancora devastano le lande terracquee di questo nostro mondo, mille modi diversi di perseguitare/torturare/sopprimere gli "altro-da-noi". Nessun popolo cosiddetto occidentale è esente da questa barbarie. Guantanamo insegna.