
lunedì 14 aprile 2008
E adesso aspetterò domani per avere nostalgia...

sabato 5 aprile 2008
Happy blogcreation day
mercoledì 2 aprile 2008
Urca....
venerdì 28 marzo 2008
Tornati alla base

venerdì 21 marzo 2008
martedì 11 marzo 2008
Un giochino del PIF....

1) le prime 3 persone che lasceranno un commento su questo post riceveranno un regalino fatto a mano da me entro i prossimi 1500 giorni (adoro le scadenze " MOLTO comode");
2) in cambio, dovranno a loro volta assumersi lo stesso impegno sul proprio blog;
3) io spediro’ il regalo solo a coloro che avranno pubblicato un analogo messaggio....
LE ISCRIZIONI SONO APERTE... MA CERCATE DI NON RISPONDERE!
venerdì 7 marzo 2008
Colpo basso
Ame', prima di beccarti 'sto colpo di bombarda, ti faccio un indovinello: non puoi non rispondere...
Era il 5 luglio del 1983. E quando dico 1983, intendo anche dire che eravamo pulzelle giovani e ingenue, si fa per dire. Io portavo a settembre latino e matematica, tanto per cambiare; sarei dovuta stare a casa a studiare, quel giorno. E faceva anche un caldo bestia, ma non credo che ci facessimo poi caso più di tanto. Era la prima volta che si andava a un concerto fuori dall'ambito della provincia, tra l'altro con giovini un po' più grandi di noi (cosa della quale dubito tu abbia messo al corrente tua madre...). Eravamo io, te, Candide, l'Avvelenabile, FuriacavalladiWest, il Lumacone, il Griglia e il Giuggiola, unico motivo per il quale l'Avvelenabile era presente. Era un martedì. Avventura per raggiungere il luogo, corsa a perdifiato per accaparrarci dei posti buoni, a sedere sull'erba, vicino alle transenne del corridoio centrale, metti mai che l'artistone volesse lanciarsi su di noi nell'acme dell'estasi musicale. Candide fu fermata dalla Security perchè pensavano che il suo biglietto fosse stato falsificato. Panini a gogo. Abbiamo fatto amicizia con un gruppetto di trevigiani che fumavano cannoni rollati nella carta della Gazzetta dello Sport. Mai più visti di quelle dimensioni... E lì, in quella serata afosa, sull'erba (quella vera...) che aveva vissuto le glorie e le disgrazie della Spal, ho giurato eterno amore all' uomo che scuoteva la scimmia.
A questo punto, di chi sto parlando?
PS: Conservo ancora il biglietto di quel concerto, era lo 007006 ... E sì, eravamo a Ferrara....
What a moment is this, oh, for a moment of forgetting, a moment of bliss....
PS2: Non ti aspettare che, visto che hai messo un video irriguardoso nei confronti del suddetto soggetto, io ti risponda con un video di Renato Zero.... potrebbe suicidarsi l'hard disk del mio computer....
giovedì 6 marzo 2008
martedì 4 marzo 2008
venerdì 29 febbraio 2008
lunedì 25 febbraio 2008
Yawn!

Oggi è la giornata della lentezza. Bisognerebbe che fosse festa nazionale, altro che storie. Tutti a fare una sola cosa per volta, dedicandole tanto tempo ed attenzione. Un bel tempo lento per pensare, per dialogare e per imparare. Forse ci voleva un bell'aperitivo con le amiche, ma sono stata troppo lenta nell'organizzarlo. Vorrà dire che il nocino me lo berrò da me. Lentamente. Yawn....
martedì 19 febbraio 2008
Cuba (no) libre

Annunciazione, annunciazio'. Il Lìder Màximo si autocongeda. Eccone un altro che ci riesce, ad andare in pensione....
domenica 17 febbraio 2008
Maoooo!

mercoledì 13 febbraio 2008
martedì 5 febbraio 2008
Humpty Dumpty in Wonderland
lunedì 4 febbraio 2008
Ora pro nobis
Nel Zitadòn oggi è festa. Ho acceso un bel cero alla Madonna e sottoscritto laicamente l'appello di MenteCritica. Come dire: un colpo al cerchio e uno alla botte. Di questi tempi, non si sa mai, meglio non farsi mancare niente....
mercoledì 30 gennaio 2008
Appunti
Cara Candide, ho cercato a lungo nella mia biblioteca piccina picciò un testo che rispondesse ai requisiti da te espostimi sul finire della scorsa settimana. Sugli scaffali, ad usum acarorum ci sono i soliti Diario di Anna Frank, Se questo è un uomo, La tregua, persino la Variante di Luneburg. Altro non c'è. Allora mi sono posta a cercare di ricordare se in altri testi ci fossero racconti o collegamenti alla Grande Carneficina. Ne ho trovati un paio.Il primo collegamento, e l'omaggio lo faccio a te, l'ho trovato nel Traitè sur la tolérance di Voltaire. Nei capitoli nei quali svolge la ricerca delle origini e delle eventuali giustificazioni giuridico-religiose dell'intolleranza, Voltaire esamina il comportamento degli ebrei, e, dopo aver mostrato, tra le altre cose, come ebrei e sadducei avessero potuto convivere pacificamente nonostante la differenze in fatto di culto, alla fine del capitolo, ci dice
In una parola, se si vuole esaminare da vicino il giudaismo, si sarà meravigliati di trovare la più grande tolleranza in mezzo agli orrori più barbari. E' una contraddizione, è vero; ma quasi tutti i popoli si sono governati con delle contraddizioni. Felice quella contraddizione che introduce, tra le leggi di sangue, costumi miti.Mi chiedo, adesso come al tempo in cui lessi questo libro: se già alla metà del Settecento si era giunti -faticosamente- a concepire che (uno) la tolleranza tra popoli dalle culture e credenze diverse è possibile, (due) che "l'intolleranza non produce che ipocriti o ribelli", (tre) che non si possono odiare gli ebrei come non si devono odiare i professanti altri credo religiosi, visto che il fanatismo è, a ben vedere, "l'effetto di questa cupa superstizione che porta le anime deboli a imputare di delitti chiunque non la pensa come loro", perchè non sono bastati i duecento anni successivi a scongiurare che trionfasse l'idea terribile della selezione razziale metafisicamente necessaria prodotta dalle malate sinapsi di tal Heidegger, oggetto di "venerazione" ancor oggi e base di molte delle attuali teorie pseudoscientifiche che avallano la supremazia di un ceppo razziale su tutti gli altri?
Il secondo rimando letterario lo trovo invece sul testo di uno degli scrittori a me più cari, Luis Sepùlveda. Apro "Le rose di Atacama", pag. 39, il racconto si intitola Shalom, poeta. All'inizio, vi si narra con secca sintesi l'umana vicenda del poeta Avrom Sutzkever, nato in Lituania e lì tornato dopo una breve permanenza in Siberia. Sutzkever conosce la ferocia nazista ("...nel ghetto di Vilnius, i nazisti dissero alle persone, ai membri della grande famiglia umana, che quel giorno dovevano morire"), ma sopravvive.Cadde nella fossa e fu coperto di terra, ma resistette. Resistette la sua ragione e fu più forte della paura e del dolore. Resistette la sua intelligenza e fu più forte dell'ira. Resistette il suo amore per la vita e in quello trovò le energie necessarie per uscire dalla morte.
Diventerà un punto di riferimento della resistenza antinazista, fonte di speranza per i deportati nell'orrore dei campi di sterminio. Finita la guerra e dopo il processo di Norimberga, Sutzkever si reca in Palestina, "dove ogni pietra è mio nonno", scrive. La parte più importante e appassionatamente coinvolgente del racconto, è, secondo me, la frase con cui Sepùlveda chiude la sua narrazione: "Non l'ho mai conosciuto, ma i suoi versi e il suo esempio mi accompagnano come il pane e il vino". Ecco l'importanza della testimonianza, quindi, che non solo trasmette il ricordo di fatti accaduti, ma anche reca con sè il germe di comportamenti futuri utili e profittevoli a tutta la gens umana. Chissà se, grazie a un vortice di atti virtuosi, un giorno smetteranno di esistere gli stupidi folli che pongono nella prevaricazione sugli altri l'essenza stessa del proprio esistere. A vedere le cronache odierne, in questo nostro periodo storico non è proprio possibile. Ancora tuona il cannone, ancora non è contenta di sangue la bestia umana. Mille guerre ancora devastano le lande terracquee di questo nostro mondo, mille modi diversi di perseguitare/torturare/sopprimere gli "altro-da-noi". Nessun popolo cosiddetto occidentale è esente da questa barbarie. Guantanamo insegna.
mercoledì 23 gennaio 2008
martedì 22 gennaio 2008
Persone serie
domenica 6 gennaio 2008
Don Camillo

Per il cardinale Camillo Ruini sarebbe ''non solo lecita ma doverosa un'interpretazione che aggiorni e migliori la legge 194 ai progressi medico scientifici e non la peggiori". "Per un credente sarebbe meglio che questa legge non ci fosse, ma c'è", ha osservato l'ex presidente della Cei che ha aggiunto: "Non c'è una situazione culturale e politica per la sua abrogazione".
''Una delle grandi obiezioni che farei alla classe politica passata e presente e' di non aver sufficientemente visto il problema demografico che e' il problema piu' importante dell'Italia''. Lo ha detto il cardinale Camillo Ruini intervenendo alla Summer School della fondazione politica Magna Carta, a Frascati, indicando ''Il problema demografico'' come uno dei piu' gravi del Paese: ''Da piu' di 20 anni - ha rimarcato - sono convinto che questo e' il grande problema dell'Italia''.
Il cardinale ha ricordato che all'inizio degli anni '80 i suoi confratelli lo irridevano per questa sua convinzione e gli davano anche del ''fascista''. ''La mia convinzione - ha precisato - parte invece dalla constatazione che una nazione vecchia non ha futuro e che una collettivita' umana che non fa figli e' destinata al declino''. Ricordando che ''questo implica che ognuno senta anche la generazione e l'educazione dei figli come un impegno non solo privato'' il porporato ha ammonito che il calo demografico e' ''difficile da recuperare'' e ha incitato tutti i giovani presenti a porsi questo problema.
Non voglio entrare QUI nel merito della faccenda. Ciascuno di noi ha il diritto di pensarla come vuole e il diritto di esprimersi al riguardo, e non credo che questo sia il luogo adatto a un confronto sul tema della LEGITTIMITA' della legge sull'aborto. L'argomento è serio, il confronto deve essere reale. Tra donne, in genere ne parliamo e ne discutiamo. E quando si leggono certi sfrondoni da parte di una persona che tra l'altro arroga a sè la responsabilità di dettare linee guida in fatto di etica per tutta la società CIVILE, che cosa possiamo fare se non allargare le braccia e scuotere la testa immaginando di dare una compassionevole pacca sulla spalla alla signora Divina Provvidenza?
martedì 1 gennaio 2008
Divinazioni per il nuovo anno
Adelante Pedro, adelante....
giovedì 27 dicembre 2007
Bentornato!
lunedì 24 dicembre 2007
Pranzi

Altra disquisizione di rito per il pranzo di Santostefano, la mostarda di Cremona. Non esiste più la mostarda di frutta di una volta. In genere troppo dolce, praticamente mai abbastanza senapata, la varietà dei frutti sempre più scarsa. Normalmente, pochi fichi, pochi mandarini e poche ciliege, qualche volta un esecrabile pezzo di ananas; si trovano quasi solo pesche e albicocche, e la quantità del sugo è generalmente scarsa. Pero', vedo che non ne rimane mai... immancabile è il racconto della nonna marescialla, che parte col ricordo della mastellina di legno col suo mestolo, pure quello in legno, che colmi della loro colorata ricchezza facevano bella mostra di sè dal droghiere Tiziocaio, che riservava alla mia mamma l'assaggio della ciliegina di rito. Qualcuno conosce una mostarda che sia davvero piccante? Manco a Cremona l'abbiam trovata....
Insomma, è ora ch'io vada a farcire il cappone, 'chè la pentola lo chiama. Buon Natale! Buon Natale a Sepia e Candide e Amelia. Auguri a Pita, perchè il suo personale inferno le consenta presto di uscire fuori a rimirar le stelle. E auguri a tutti voi, perchè chi ha avuto un brutto 2007 veda la fine di tutti i suoi guai, e chi ha avuto un vecchio anno ben soddisfacente, abbia un 2008 veramente sfavillante.
Auguri!!!
martedì 18 dicembre 2007
mercoledì 12 dicembre 2007
In tempo di pace, in tempo di guerra

La platea, ieri sera, era piena. Moltissimi i giovani, pochi gli adulti, pochissimi gli anziani. Chi ha vissuto quei tempi preferisce non ricordarli, chi negli anni ne ha raccolto le testimonianze ne schiva di nuove, con una sorta di supponente sufficienza. I giovani, i ventenni di oggi, a quanto sembra vogliono sapere come sono andate le cose, vogliono che qualcuno perda il suo tempo per raccontar loro che cosa succedeva in quei tempi. Ieri sera, non erano lì perchè Celestini è, ormai, un volto televisivo. Sono venuti a teatro per sentirlo parlare, in un silenzio carico di attenzione, perchè nel suo racconto, ci credono. E' come una sorta di Auctoritas. Agente della trasmissione di conoscenze e di esperienza. Perchè, che lo vogliamo o no, tutti noi cresciamo seduti sulle spalle di quelli che ci hanno preceduti. Tanto vale imparare da loro per fare meglio ciò che di bello han creato, per non rifare gli stessi errori. In tempo di pace, perchè non ci sia più un tempo di guerra.
lunedì 3 dicembre 2007
Giornata di....
Questo è un post rinvigorente, antidepressivo, stimolante per lui e per lei. Buona giornata a tutti.
domenica 2 dicembre 2007
mercoledì 21 novembre 2007
martedì 9 ottobre 2007
Il duecentottantaduesimo giorno dell'anno

Che tutti, il 9 di ottobre, abbiamo avuto qualcosa d' importante da fare.
La diga del Vajont, la sera di un 9 ottobre, grazie all'insipienza e all'ingordigia di pochi, non aveva più potuto contenere le acque per custodire le quali era stata costruita. Tutte le volte che, costringendomi a farlo, ho visto il film, o lo spettacolo di Paolini, non sono mai riuscita a vedere in quella diga una creatura malvagia desiderosa di punire, cancellandoli, gli uomini che dalla valle levavano verso essa il loro sguardo timoroso, quasi consapevoli dell'azzardo colpevole con cui quell'invaso era stato progettato e col quale soprattutto veniva gestito. Ho sempre immaginato che, nel momento in cui l'onda è fuggita per inondare la valle trascinando con se' vite e opere umane, quella diga abbia lanciato il suo muto e disperato urlo di orrore e d'impotenza verso gli abitanti di Longarone e degli altri centri vallivi che stavano per essere trascinati via insieme alle loro case, sradicate come alberi fin dalle fondamenta, ai loro animali, alle loro cose, ai loro affetti e alla loro stessa vita. Tanti anni fa sono passata da quelle zone, ho visto quella grigia colata di fango, e ancora oggi, dopo decenni, sento in me la rabbia e l'indignazione, e la pietà per chi, senza avere commesso colpe, pagò per quell'incredibile errore. La mia paura è che non è detto che tutto questo non possa succedere di nuovo. La tecnologia va avanti, è vero, ma la stupidità umana non arretra di un millimetro...
Così come quattro 9 di ottobre più tardi, il medico argentino Ernesto Guevara de la Serna, detto e conosciuto come il "Che", catturato il giorno prima dalle truppe governative boliviane del generale Barrientos, veniva ucciso a pistolettate da un militare estratto a sorte tra tanti. Non si sa bene che cosa successe, sta di fatto che il Comandante, già ferito in combattimento e comunque prigioniero, morì. Per l'ordine impartito da un dittatore. Con l'aiuto della CIA (Oh-oh, ancora loro, come spesso accade. Cerchiamo di ricordarcelo, non si sa mai.....). Gli tagliarono le mani perchè non potesse essere riconosciuto e lo seppellirono là dove fu ritrovato, trent'anni dopo, vicino a una pista per aerei. Avrebbero anche potuto cremarlo, non avrebbe fatto differenza: in quel 9 di ottobre di tanti anni fa, nacque la figura mitologica che ha illuminato di passione e di amore per la libertà delle genti di ovunque nel mondo l'adolescenza e la giovinezza di tanti di noi, e non mi venite a dire "quello là non era come vi hanno detto": ecchissenefrega! Io so per certo che determinati valori li ho mutuati dal mito del Comandante Che Guevara, non da Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo o da altri come lui. E scusatemi se è poco!...
Due anni prima, e siamo nell'anno in cui inizia la guerra del Vietnam, un giovane e assai talentuoso profugo russo e la famosa étoile della danza Margot Fontayne debuttavano insieme alla Scala di Milano. L'opera era il Romeo e Giulietta, il danzatore era Rudolph Nureyev. E io, in quello stesso 9 di ottobre, ebbi fretta di nascere. Chissà se per per la speranza di poter accorrere a quella première o solo per poterne sentire parlare. Sta di fatto che qualcosa mi ha sempre legata a questo uomo spiritoso ma anche di carattere mutevole, di grande cultura e di tecnica sopraffina. Mi ricordo che, quando ero bambina, il sabato mattina la RAI trasmetteva un programma di danza curato da Vittoria Ottolenghi ed era sempre una festa quando ballava lui, qualsiasi cosa danzasse, dal "solito" Lago dei cigni a Petrushka. Riusciva a trasmettere un'idea di levità ma anche di potenza e grazia che non ho più ritrovato in nessuno dei ballerini, seppur grandissimi, che hanno calcato i palcoscenici della danza insieme e dopo di lui, non i Baryshnicov, non i Bolle.
E John Lennon? e Peter Tosh? Condividono, o per meglio dire, condividevano con me l'usanza di soffiare, proprio il 9 ottobre, su candeline accese poste sulla sommità di una torta . Non sono mai stata appassionata ascoltatrice della musica di Peter Tosh, ma una fervente fan di John, questo sì, tanto che qualcuna delle mie amiche di vecchia data ancora mi saluta con un "Peace&love". Ecco un altro sostenitore di cause di giustizia civile nella mia vita, cosa volete farci, nato il 9 ottobre non poteva fare diversamente. Ricordo il giorno in cui dissero che un pazzo (????) lo aveva ucciso sul portone di casa; piansi tutte le lacrime che la mia anima di quindicenne potè pensare di versare. Ucciso senza un senso, senza un motivo particolare. Le pistole sono pericolose, non c'è che dire.
E anche in questo caso, si bisbiglia dell'interessamento di una certa Intelligence... Oddio.
Mr. Bush, chiedo venia, lei, lo sa, non mi è simpatico. Cosa vuol farci, questione di pelle.
E poi, a me il Bourbon proprio non piace.
E non è colpa mia se sono nata il 9 ottobre.
Potrebbe dire ai suoi "intelligentoni" che a me le pistole fanno molta paura, non tanto per come sono fatte ma per la capacità intellettiva di chi è abituato a utilizzarle per risolvere i problemi di qualunque natura?
E poi, io non sono per niente pericolosa: abito nello stesso paese di Silvio, quindi non si preoccupi, i comunisti non potranno mai averla vinta.
...Ma intanto che ci siamo, in confidenza, quelli della CIA le hanno detto se questi comunisti li hanno trovati, qui in Italia? Io, rimanga tra noi, li ho cercati, ma devono essere molto ben nascosti......
P.S.: Un ringraziamento specialissimo va a HerrKomm che lo scorso sabato sera ha organizzato per me una festa a sorpresa... che mi ha mooOoolto sorpresa!!! Grazie a lui e a tutti gli amici che son venuti e anche a quelli che non sono potuti venire a festeggiare con me. Baci.
lunedì 1 ottobre 2007
Grido di dolore
al grido di dolore che da
tante parti del Zitadòn
si leva verso di noi!
Venerdì scorso apro la posta elettronica e mi vedo arrivare un accorato appello:
Mie care, [***] vi chiedo un consiglio, anzi, più di uno. Mi spiego meglio; oggi pomeriggio [***] ho "incrociato" un sacchetto pieno di cioccolato, probabilmente il consistente residuo delle ultime uova di Pasqua. Visto che mi scoccia buttare via tutto quel cioccolato e che voi siete delle superesperte, potreste darmi un consiglio per fare una torta semplicesemplice e buonabuona????