giovedì 27 dicembre 2007
Bentornato!
lunedì 24 dicembre 2007
Pranzi

Altra disquisizione di rito per il pranzo di Santostefano, la mostarda di Cremona. Non esiste più la mostarda di frutta di una volta. In genere troppo dolce, praticamente mai abbastanza senapata, la varietà dei frutti sempre più scarsa. Normalmente, pochi fichi, pochi mandarini e poche ciliege, qualche volta un esecrabile pezzo di ananas; si trovano quasi solo pesche e albicocche, e la quantità del sugo è generalmente scarsa. Pero', vedo che non ne rimane mai... immancabile è il racconto della nonna marescialla, che parte col ricordo della mastellina di legno col suo mestolo, pure quello in legno, che colmi della loro colorata ricchezza facevano bella mostra di sè dal droghiere Tiziocaio, che riservava alla mia mamma l'assaggio della ciliegina di rito. Qualcuno conosce una mostarda che sia davvero piccante? Manco a Cremona l'abbiam trovata....
Insomma, è ora ch'io vada a farcire il cappone, 'chè la pentola lo chiama. Buon Natale! Buon Natale a Sepia e Candide e Amelia. Auguri a Pita, perchè il suo personale inferno le consenta presto di uscire fuori a rimirar le stelle. E auguri a tutti voi, perchè chi ha avuto un brutto 2007 veda la fine di tutti i suoi guai, e chi ha avuto un vecchio anno ben soddisfacente, abbia un 2008 veramente sfavillante.
Auguri!!!
martedì 18 dicembre 2007
mercoledì 12 dicembre 2007
In tempo di pace, in tempo di guerra

La platea, ieri sera, era piena. Moltissimi i giovani, pochi gli adulti, pochissimi gli anziani. Chi ha vissuto quei tempi preferisce non ricordarli, chi negli anni ne ha raccolto le testimonianze ne schiva di nuove, con una sorta di supponente sufficienza. I giovani, i ventenni di oggi, a quanto sembra vogliono sapere come sono andate le cose, vogliono che qualcuno perda il suo tempo per raccontar loro che cosa succedeva in quei tempi. Ieri sera, non erano lì perchè Celestini è, ormai, un volto televisivo. Sono venuti a teatro per sentirlo parlare, in un silenzio carico di attenzione, perchè nel suo racconto, ci credono. E' come una sorta di Auctoritas. Agente della trasmissione di conoscenze e di esperienza. Perchè, che lo vogliamo o no, tutti noi cresciamo seduti sulle spalle di quelli che ci hanno preceduti. Tanto vale imparare da loro per fare meglio ciò che di bello han creato, per non rifare gli stessi errori. In tempo di pace, perchè non ci sia più un tempo di guerra.
lunedì 3 dicembre 2007
Giornata di....
Questo è un post rinvigorente, antidepressivo, stimolante per lui e per lei. Buona giornata a tutti.
domenica 2 dicembre 2007
mercoledì 21 novembre 2007
martedì 9 ottobre 2007
Il duecentottantaduesimo giorno dell'anno

Che tutti, il 9 di ottobre, abbiamo avuto qualcosa d' importante da fare.
La diga del Vajont, la sera di un 9 ottobre, grazie all'insipienza e all'ingordigia di pochi, non aveva più potuto contenere le acque per custodire le quali era stata costruita. Tutte le volte che, costringendomi a farlo, ho visto il film, o lo spettacolo di Paolini, non sono mai riuscita a vedere in quella diga una creatura malvagia desiderosa di punire, cancellandoli, gli uomini che dalla valle levavano verso essa il loro sguardo timoroso, quasi consapevoli dell'azzardo colpevole con cui quell'invaso era stato progettato e col quale soprattutto veniva gestito. Ho sempre immaginato che, nel momento in cui l'onda è fuggita per inondare la valle trascinando con se' vite e opere umane, quella diga abbia lanciato il suo muto e disperato urlo di orrore e d'impotenza verso gli abitanti di Longarone e degli altri centri vallivi che stavano per essere trascinati via insieme alle loro case, sradicate come alberi fin dalle fondamenta, ai loro animali, alle loro cose, ai loro affetti e alla loro stessa vita. Tanti anni fa sono passata da quelle zone, ho visto quella grigia colata di fango, e ancora oggi, dopo decenni, sento in me la rabbia e l'indignazione, e la pietà per chi, senza avere commesso colpe, pagò per quell'incredibile errore. La mia paura è che non è detto che tutto questo non possa succedere di nuovo. La tecnologia va avanti, è vero, ma la stupidità umana non arretra di un millimetro...
Così come quattro 9 di ottobre più tardi, il medico argentino Ernesto Guevara de la Serna, detto e conosciuto come il "Che", catturato il giorno prima dalle truppe governative boliviane del generale Barrientos, veniva ucciso a pistolettate da un militare estratto a sorte tra tanti. Non si sa bene che cosa successe, sta di fatto che il Comandante, già ferito in combattimento e comunque prigioniero, morì. Per l'ordine impartito da un dittatore. Con l'aiuto della CIA (Oh-oh, ancora loro, come spesso accade. Cerchiamo di ricordarcelo, non si sa mai.....). Gli tagliarono le mani perchè non potesse essere riconosciuto e lo seppellirono là dove fu ritrovato, trent'anni dopo, vicino a una pista per aerei. Avrebbero anche potuto cremarlo, non avrebbe fatto differenza: in quel 9 di ottobre di tanti anni fa, nacque la figura mitologica che ha illuminato di passione e di amore per la libertà delle genti di ovunque nel mondo l'adolescenza e la giovinezza di tanti di noi, e non mi venite a dire "quello là non era come vi hanno detto": ecchissenefrega! Io so per certo che determinati valori li ho mutuati dal mito del Comandante Che Guevara, non da Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo o da altri come lui. E scusatemi se è poco!...
Due anni prima, e siamo nell'anno in cui inizia la guerra del Vietnam, un giovane e assai talentuoso profugo russo e la famosa étoile della danza Margot Fontayne debuttavano insieme alla Scala di Milano. L'opera era il Romeo e Giulietta, il danzatore era Rudolph Nureyev. E io, in quello stesso 9 di ottobre, ebbi fretta di nascere. Chissà se per per la speranza di poter accorrere a quella première o solo per poterne sentire parlare. Sta di fatto che qualcosa mi ha sempre legata a questo uomo spiritoso ma anche di carattere mutevole, di grande cultura e di tecnica sopraffina. Mi ricordo che, quando ero bambina, il sabato mattina la RAI trasmetteva un programma di danza curato da Vittoria Ottolenghi ed era sempre una festa quando ballava lui, qualsiasi cosa danzasse, dal "solito" Lago dei cigni a Petrushka. Riusciva a trasmettere un'idea di levità ma anche di potenza e grazia che non ho più ritrovato in nessuno dei ballerini, seppur grandissimi, che hanno calcato i palcoscenici della danza insieme e dopo di lui, non i Baryshnicov, non i Bolle.
E John Lennon? e Peter Tosh? Condividono, o per meglio dire, condividevano con me l'usanza di soffiare, proprio il 9 ottobre, su candeline accese poste sulla sommità di una torta . Non sono mai stata appassionata ascoltatrice della musica di Peter Tosh, ma una fervente fan di John, questo sì, tanto che qualcuna delle mie amiche di vecchia data ancora mi saluta con un "Peace&love". Ecco un altro sostenitore di cause di giustizia civile nella mia vita, cosa volete farci, nato il 9 ottobre non poteva fare diversamente. Ricordo il giorno in cui dissero che un pazzo (????) lo aveva ucciso sul portone di casa; piansi tutte le lacrime che la mia anima di quindicenne potè pensare di versare. Ucciso senza un senso, senza un motivo particolare. Le pistole sono pericolose, non c'è che dire.
E anche in questo caso, si bisbiglia dell'interessamento di una certa Intelligence... Oddio.
Mr. Bush, chiedo venia, lei, lo sa, non mi è simpatico. Cosa vuol farci, questione di pelle.
E poi, a me il Bourbon proprio non piace.
E non è colpa mia se sono nata il 9 ottobre.
Potrebbe dire ai suoi "intelligentoni" che a me le pistole fanno molta paura, non tanto per come sono fatte ma per la capacità intellettiva di chi è abituato a utilizzarle per risolvere i problemi di qualunque natura?
E poi, io non sono per niente pericolosa: abito nello stesso paese di Silvio, quindi non si preoccupi, i comunisti non potranno mai averla vinta.
...Ma intanto che ci siamo, in confidenza, quelli della CIA le hanno detto se questi comunisti li hanno trovati, qui in Italia? Io, rimanga tra noi, li ho cercati, ma devono essere molto ben nascosti......
P.S.: Un ringraziamento specialissimo va a HerrKomm che lo scorso sabato sera ha organizzato per me una festa a sorpresa... che mi ha mooOoolto sorpresa!!! Grazie a lui e a tutti gli amici che son venuti e anche a quelli che non sono potuti venire a festeggiare con me. Baci.
lunedì 1 ottobre 2007
Grido di dolore
al grido di dolore che da
tante parti del Zitadòn
si leva verso di noi!
Venerdì scorso apro la posta elettronica e mi vedo arrivare un accorato appello:
Mie care, [***] vi chiedo un consiglio, anzi, più di uno. Mi spiego meglio; oggi pomeriggio [***] ho "incrociato" un sacchetto pieno di cioccolato, probabilmente il consistente residuo delle ultime uova di Pasqua. Visto che mi scoccia buttare via tutto quel cioccolato e che voi siete delle superesperte, potreste darmi un consiglio per fare una torta semplicesemplice e buonabuona????
venerdì 28 settembre 2007
Omaggio

P.S.: l'idea dei Simpson l'ho ... presa dal sito di Kaneda
PP.SS.: una di queste quattro, naturally, sono io...
giovedì 27 settembre 2007
Lo diceva Neruda....
El vino / mueve la primavera,
crece como una planta la alegría, / caen muros,
peñascos, / se cierran los abismos,
nace el canto.
Oh tú, jarra de vino, en el desierto
con la sabrosa que amo, / dijo el viejo poeta.
Que el cántaro de vino
al beso del amor sume su beso.
Amo sobre una mesa, / cuando se habla,
la luz de una botella / de inteligente vino.
Que lo beban, / que recuerden en cada
gota de oro / o copa de topacio
o cuchara de púrpura / que trabajó el otoño
hasta llenar de vino las vasijas
y aprenda el hombre oscuro,
en el ceremonial de su negocio,
a recordar la tierra y sus deberes,
a propagar el cántico del fruto.
Uditeudite, il Dinomeneghin si è riunito in seduta plenaria. E si è bevuto. E si è cantato....
venerdì 21 settembre 2007
mercoledì 19 settembre 2007
Stupido è chi lo stupido fa....
sabato 15 settembre 2007
Finito!
venerdì 14 settembre 2007
mercoledì 12 settembre 2007
ITALBASKET, FURA DAL BALI!!!
Yihla Moja, the man is dead
September '77
It was business as usual
In police room 619
Biko, Biko, because Biko
Yihla Moja, Yihla Moja
-The man is dead
When I try to sleep at night
I can only dream in red
The outside world is black and white
With only one colour dead
Biko, Biko, because Biko
Yihla Moja, Yihla Moja
-The man is dead
You can blow out a candle
But you can't blow out a fire
Once the flames begin to catch
The wind will blow it higher
Biko, Biko, because Biko
Yihla Moja, Yihla Moja
-The man is dead
And the eyes of the world
Are watching now
L'avevano arrestato in agosto, perchè, a loro dire, aveva insultato un agente, e al processo che il regime gli intentò Steven Biko pronunciò il suo ultimo discorso, un discorso grazie al quale i sudafricani di oggi ancor più di Mandela ritengono il fondatore del Black Consciousness Movement la figura di maggior spessore della lotta contro l'apartheid.
Dissero che aveva cercato, di sua iniziativa (...), di fracassarsi la testa sbattendola contro una sedia, là nella cella 619, e non si peritarono di portargli celermente soccorso: dopo 5 giorni dal momento in cui lo avevano "ritrovato" in stato di incoscienza all'interno della sua cella, non un'ambulanza, ma una jeep lo trasportò per un migliaio di chilometri fino all'ospedale di Pretoria, ammanettato e nudo. Giungerà (naturalmente) morto.
La sua gente, accompagnandolo nell'estremo saluto, cantò . "Yilha Moja", vieni a me, Anima. Sono gli stessi cori che Gabriel utilizzerà tre anni dopo per aprire e chiudere il suo inno contro questo omicidio di regime. Sono gli stessi che in questo giorno, anche se sono passati gli anni, dovrebbero risuonare ovunque, a ricordarci che, al di là del colore della pelle che abbiamo, la nostra è natura di uomini. Uomini che nascono per loro natura uguali e liberi. Uomini che nessuno ha mai creato "inferiori" o "superiori" e che nessuno può decretare tali a causa di presunti diritti/difetti di nascita. Questo, Steven Biko lo sapeva bene e non aveva paura di dirlo. A qualsiasi costo.
Steven Biko, the man, is dead. E che lo spirito di libertà sia con tutti noi, e con noi rimanga sempre.
lunedì 10 settembre 2007
Pazza Ikea
Volete liberarvi, anche se solo per una mattinata, del consorte?
Fate come ho fatto io: mi son piazzata davanti all'amato bene e gli ho detto: TessSssòro, sabato DEVO andare all'Ikea. HerrKomm, poverino, è caduto nella trappola e, strabuzzando gli occhi, mi ha chiesto con voce strozzata "Ciòoo (tipico intercalare del Zitadòn), devo venire anch'io?". Ormai è in mio potere, potrei avere qualsiasi cosa da lui in cambio della dispensa a prender parte alla spedizione... ottengo infine una congrua partecipazione alla spesa e, cataloghi pieni di post-it alla mano, lo lascio in balia dell'insalata di riso: me ne vo' con le mie amichette, i cui mariti han soggiaciuto al medesimo ricatto del mio. Il metodo, vi assicuro, è infallibile.
All'Ikea l'atmosfera è quella di una sorta di ora d'aria muliebre; i pochi uomini presenti hanno musi lunghi e scatti nervosi degni del miglior Gaber. Se sorridono toccando tessuti e cuscini, o sospirano di fronte a una padellona in ghisa, sono sicuramente gay, altrimenti non esiste al mondo un uomo sensibile al fascino segreto della casseruola in terracotta per le polpettine d'alce!
Adesso ho un sacco di ciaffi da montare (come alcuni ben sanno, HerrKomm non è in grado di distinguere una bustina di tè da un cacciavite, quindi è escluso che vi si dedichi ...). Siccome ritengo che montare un mobile dell'Ikea sia il più potente antidepressivo esistente, ho dieci giorni di felicità...
giovedì 6 settembre 2007
Lucianone se n'è andato...
Io non ho mai avuto un amore particolare per la voce di Luciano Pavarotti. Sono cresciuta in una famiglia in cui la regola era ascoltare Di Stefano e Del Monaco, quindi Pavarotti non mi poteva piacere. Tra i Tenores, ho sempre preferito Domingo. Nonostante ciò, gli ho sempre riconosciuto di essere il più grande degli italiani in attività, ad oggi. A casa mia, lo chiamavamo Paperotti, e credo che ci mancherà, perchè i tenori di adesso sono sinceramente inascoltabili; non sanno più cantare, emettono grida lancinanti che alcuni scambiano per acuti (scopo ultimo, pour la plupart, dell'azione canora), e il belcanto sta sempre più evolvendosi in quella che, nel Zitadòn, amiamo definire "La sagra d'e' furtùr", dove per furtùr si intendono gli spasmi della colite accompagnati da gemiti di varie intensità. Il bello è che alcuni vanno a teatro e si divertono, "Sono stato all'opera" dicono, (e a me viene spesso da pensare "Sì, l'Opera di Don Guanella...") e si atteggiano a grandi intenditori, un po' come si faceva noi da ragazzini per imitare il Michele del Glen Grant. Probabilmente, va bene così, lo spettacolo dia al pubblico ciò che il pubblico richiede.
E quindi, ben vengano i Luciano Pavarotti a ricordarci che, ti piaccia o meno la sua voce, per cantare ci vogliono dedizione e studio, e non bastano le bizze e gli atteggiamenti alla tire-cul per potersi definire cantante d'opera. Spero che lassù sia pronta una nuvola sufficientemente grande per accogliere Big Luciano, che col suo abitone da Calaf canta il "Nessun dorma" direttamente nelle orecchie di S.Pietro. Acuto compreso.
mercoledì 5 settembre 2007
martedì 21 agosto 2007
domenica 5 agosto 2007
martedì 31 luglio 2007
venerdì 27 luglio 2007
Scotland the brave....
domenica 15 luglio 2007
...sempre in tema di nostalgia...

Moonlit Knight
Musical Box
Watcher of The Skies
Giant Hogweed
Supper's ready 1 2 3
giovedì 5 luglio 2007
Cara vecchia "Nuova 500"

lunedì 18 giugno 2007
Ci tocca di crescere
A suo tempo, con la pazienza e la fermezza di chi opera secondo convinzioni ben radicate, mi sono stati forniti gli strumenti per affrontare il vivere quotidiano, e da allora porto sempre con me il mio fagottino di valori e princìpi, il mio "si fa così, perchè...", il mio bagaglio di racconti di esperienze già fatte da altri prima di me. Ma, se all'inizio della nostra vita da adulti cerchiamo un distacco, anche violento, da quella realtà in cui si è cresciuti, nel momento in cui questo contrasto diventa inutile per abbandono di uno dei contendenti, ci si sente un po' defraudati, e anche un po' più soli. Lo so, da un bel pezzo son pronta ad affrontare il mare. Ma so che devo far vela senza di lui, fino a che non raggiungerò il mio orizzonte. Mi tocca.
giovedì 14 giugno 2007
Piccolo borgo antico... ma non troppo

San Gimignano. Un luogo che, non fosse per le romantiche signorine inglesi dal cappello in paglia di Firenze con architettonico addobbo floreale e per i turisti stranieri che con nordico orgoglio esibiscono la Birkenstock con calzino, si potrebbe definire "fuori dal tempo", e non solo per le torri celeberrime, gli stretti vicoli medievali con volte aggettate tra le case, le sontuose bifore in cotto e i cortili stipati di orci nei quali vengono coltivate piante di tutti i tipi. Quando, la mattina presto, le orde dei lanzi non hanno ancora cominciato a salire la china, comodamente seduti sui loro iper-bus con rimorchio bagagli, e le serrande delle botteghe indugiano nel riposo prima che i negozianti sguainino le loro armi in un sanguinoso assalto al turista, nella Piazza della Cisterna si odono solo i garruli fischi delle rondini che sfrecciano rincorrendosi tra loro nell'aria. Le rondini, e chi se le ricordava più?, in città le vedi volare, in piccoli gruppi, in alto nel cielo, con l'atteggiamento di chi non vuole più avere niente a che fare con quegli antipatici bipedi senza ali che popolano la terraferma. Sono quasi solo un ricordo d'infanzia, e dire che con le zanzare d'oggidì, ci farebbero tanto tanto comodo..... E al di là di quello, il silenzio, la pace, l'aria limpida e la vivida luce del sole che non sono certamente usuali a noi abitanti del Zitadòn...
Insomma, mentre procedo con la visita del centro storico con l'animo carico di nostalgie (O primo entrar di giovinezza, o giorni vezzosi, inenarrabili....), dall'alto della torre del Comune sento uno strepito di tamburi. O bella, un corteo storico? Un comizio? Arrivano i clown del Circo Medrano? Corriamo giù a perdifiato i gradini che prima con tanta fatica avevamo salito, per recarci in tutta fretta alla Porta dei Becci e in cosa ci imbattiamo? Nel Raduno Nazionale delle Scuole di Samba! Ma come! Siamo in mezzo a mattoni del Duecento e travertini trap



mercoledì 18 aprile 2007
Pensieri notturni
